Lunedì 22 maggio, presso il CFP Santachiara di Stradella, si è tenuta la competizione “The best Oltrepò Wine Cocktail”, che ha visto i ragazzi del settore Sala (di seconda, terza o quarta) sfidarsi nella preparazione di un drink, il cui elemento imprescindibile era la presenza tra gli ingredienti o di un vino o una grappa oltrepadana. La competizione si è svolta alla presenza di una giuria tecnica, composta da Luca Opizzi (noto barman della zona) e dichiaratasi ammirata dalla capacità professionale degli sfidanti. Vi era poi una giuria degustativa, composta da Gilda Fugazza (presidente del Consorzio Vini Doc), Giorgio Liberti (titolare del ristorante “Prato Gaio” di Montecalvo Versiggia), Mattia Nalli (titolare del bar “Dolce” di Stradella), Davide Calvi (presidente del club del Buttafuoco Storico): tutti i membri si sono dichiarati incuriositi dagli abbinamenti e dalle presentazioni accattivanti dei cocktail. Tra i quindici partecipanti che erano arrivati alla fase finale per mezzo di una selezione preliminare, sono saliti sul podio Luca Polenghi (al primo posto con “Mosquito”, che ha ottenuto punteggio pieno, 100/100), Samuel Moro (al secondo posto con “Angustus”, che ha mancato la prima posizione per un soffio, 99/100) e Martina Poggi (al terzo posto con “Moscatowsky”, 96/100). Questi tre giovani hanno ottenuto un premio offerto dalla scuola, ossia una borsa per bartender, con l’occorrente per preparare i cocktail, dal valore decrescente in base alla posizione ottenuta. Tutti i partecipanti hanno invece avuto in premio un libro di ricette. La finalità di questo concorso era implementare la conoscenza dei prodotti oltrepadani, nonché stimolare la fantasia e la creatività. Il merito di questi ragazzi è stato quello di “osare”: le ricette non erano soltanto a base di spumante, scelta facile per la presenza di bollicine che esalta i sapori fruttati. Si sono serviti anche di Buttafuoco storico, chinato o grappa. La moda attuale è infatti quella di bere miscelato e il concorso si propone di essere una spinta a creare alternative alle consuetudini. Tale “brainstorming” tra scuola e giuria, pensato per testare la validità degli esperimenti di miscela, è stato un successo: per questo il nostro Istituto e le giurie pensano di proseguire la collaborazione negli anni a venire, perché la creatività dei giovani possa essere di ispirazione anche per i bar della zona al fine della valorizzazione dei prodotti oltrepadani.